Il termine investimento quando si parla di diamanti non è corretto

Il termine investimento quando si parla di diamanti non è corretto

Il termine investimento quando si parla di diamanti non è del tutto corretto. I diamanti si acqquistano mediante una contrattazione commerciale dove c’è uno che vende e un cliente che acquista. Per essere precisi sarebbe più corretto dire comprare diamanti che investire in diamanti. Ma l’accezione ce la prendiamo e la spieghiamo anche. Comprare diamanti significa investire una somma del proprio patrimonio in un bene rifugio, tangibile e al portatore. Acquistare diamanti significa investire una somma del proprio patrimonio nell’acquisto di un bene mobile, un bene materiale che nel lungo periodo darà sicuramente dei vantaggi in termini di rendita. Premesso questo, come si programma l’acquisto di diamanti per investire una parte dei propri risparmi? Va specificato che chi acquista diamanti deve sapere che non sta facendo un investimento speculativo (compro oggi e domani stesso guadagno) ma un investimento conservativo che può dare nel medio-lungo periodo rendite anche del 230%. Ora, premesso questo proviamo ad entrare nel merito. In base alla somma che si desidera dedicare all’acquisto dei diamanti ci si affida ad un esperto del settore per stipulare un programma. Di solito, per i piccoli risparmiatori mi sento di consigliare l’acquisto di diversi tipi di carature iniziando da un diamante ct 0,30 per poi proseguire con 0,40 , 0,50 e a salire o a raddoppiare le unità per caratura. La qualitò deve essere sempre medio alta, colore da D a G, purezza o IF oppure VS, taglio EX, VG, G (meno consigliato) e fluorescenza o assente o al massimo SLIGHT (lieve). Il tutto per avere una cassaforte varia e con le pietre più ricercate sul mercato e quindi facilmente ricollocabili.


chiamaci

facebook