Guida alla lettura del certificato gemmologico dei diamanti

Guida alla lettura del certificato gemmologico dei diamanti

Il 1980 è considerato dagli addetti ai lavori lo spartiacque per la commercializzazione dei diamanti poichè è l’anno in cui il CERTIFICATO assume caratteristica probatoria di garanzia per i privati ma anche per gli istituti di credito e finanziari. I tre istituti gemmologici internazionali più importani e riconosciuti sono IGI, GIA e HRD. All’interno di questi istituti, una equipe di gemmologi fornisce una descrizione accurata del diamante e delle sue caratteristriche e peculiarità. Come leggere il certificato? La prima cosa da fare è guiardare il numero, unico per la pietra che certifica. Oltre al numero poi dobbiamo guardare la forma, il tipo di taglio (brillante, cuore, smeraldo, cuscino ecc..), purezza e colore. Successivamente troviamo le misure: il diametro e l’altezza dela pietra. Le misure sono molto importanti e influiscono molto sul prezzo del diamante. Lo so, non lo dicono tutti ma è un elemento da tenere sotto controllo. Poi troviamo il peso, ovvero la caratura del diamante e la fluorescneza.
Infine troviamo delle sigle ad esempio EXCELLENT, VERY GOOD, GOOD ecc.. Queste riguardano il grado di taglio, le proporzioni di taglio e la finitura. Considerate che tra una pietra con tripla Excellent e una con triple Good ci puo essere uno scarto anche del 20%. Infine ci sono le figure che rappresentano anche le inclusioni, se ci sono, del diamante in base al grado di purezza certificato.


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